Gli amanti della pizza lo sanno bene: a partire dal menù fino all’ultimo morso, quello che è un piatto di veloce e facile consumazione, può rivelarsi un momento di aulico piacere.
Pensateci.. scorrere il menù e trovare i soliti nomi è rassicurante, facile, veloce e ci toglie l’incomodo di chiedere dettagli e particolari. Si sceglie aggiungendo e sottraendo i soliti ingredienti e via alle chiacchiere tra amici in attesa dell’agognata pizza.
Ma diciamoci la verità.. parte dell’esperienza viene meno, poesia e curiosità si eclissano al semplice gesto di chiudere il menù.
Cosa accade allora se, al contrario, vi trovate di fronte a nomi come LEONCINO, ZENO, JACOPO o addirittura.. ABBIPAZIENZA?
Le domande sorgono spontanee. E le risposte arrivano al primo boccone!
Da noi anche il fast food per eccellenza, la pizza, è frutto di quella lunga tradizione che risale agli inizi del ‘900 con lo storico panificio Giuntini e che si intreccia e si “impasta” con la storia di un territorio, quello pistoiese, con le sue alterne vicissitudini di gloria, sconfitte, lotte egemoniche ed antichi mestieri e sapori.
E’ così che i nomi che abbiamo scelto rivelano questo intrinseco legame:
LEONCINO: come il Pozzo del Leoncino che si trova in Piazza de La Sala e che prende nome proprio dal leoncino in pietra arenaria che i Fiorentini vi collocarono all’indomani della vittoria a simboleggiare, con quella zampa sinistra apposta sullo stemma della città, il loro definitivo dominio
ZENO: per celebrare quel vescovo “nero” dei veronesi ed al quale i pistoiesi attribuiscono il famoso miracolo del riversamento delle acque dell’Ombrone nel fiume Arno, quello che evitò l’inondazione della città
JACOPO: come quello Jacopo assurto a santo che guidò la reconquista di Maiorca, e che di ritorno dalla guerra portò a Pistoia una reliquia di Sant’Jacopo di Compostela, oggi conservata nell’altare d’argento del Duomo
BATTISTERO: uno dei monumenti emblema della nostra città, espressione di quel tipico “gotico italiano”, sapiente ed armonica fusione di gotico francese e romanico nostrano, uno degli ultimi grandi battisteri del Medioevo
SALA: non poteva mancare il richiamo alla piazza che anima le nostre giornate, da sempre cuore pulsante della città, vivace coacervo di storia, di antichi e nuovi mestieri e soprattutto dei freschi profumi dei prodotti locali
ABBIPAZIENZA: come disse quello della casata dei guelfi neri all’amico che aveva scambiato per un rivale della casata dei guelfi bianchi e che validamente si difese dalle sue coltellate
Ed i sapori? per scoprirli non resta che prenotare, assaggiarle una ad una e gustare un po’ della nostra storia.
Vi avvertiamo però: servite al pezzo al banco del nostro forno o degustate comodamente al tavolo dal tagliere da mezzo metro, sempre calde e fragranti, le nostre pizze lasciano il segno e possono dare dipendenza.. ma in tal caso un rimedio, siamo certi, lo troverete.
Buon appetito!
Il team di Bonodinulla